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Luigi Lineri

La domanda

Ma alora
‘ndo’ sito
tuto de tuti i omeni?
Te invochemo
Doparando nomi difarenti
Da tanti cantoni de casa.
Serchemo nel gran,
nel martel,
nel legno slavà da le aque
piovane,
ma sentemo solo el silensio
che strapega l’ombra sota
sui nostri marciapiè.

E sì che la nostra fame,
balonçini ramenghi,
te pol vedarla ben
da qualunque parte te guardi.
Da mile e mile ani la rimbalsa
Da un caregon a l’altro,
da un coro a l’altro.

Fa mal
Sentir che te manchi ancora
E che restando sconto sempre
Te desménteghi aposta
Su le nostre tole
La domanda
Passà da pare a fiol!
 

La domanda

Ma allora
dove sei
Tutto di tutti gli uomini?
Ti invochiamo
con nomi diversi
Da tanti angoli di casa.
Cerchiamo nel grano,
nel martello,
nel legno slavato
dalle acque piovane,
ma sentiamo solo il silenzio
che trascina l’ombra zoppa
Sui nostri marciapiedi.

E sì che la nostra fame,
bolle disperse,
puoi vederla bene
da qualsiasi parte guardi.
Da mille e mille anni rimbalza
da un seggiolone all’altro,
da un coro all’altro.

Fa male
sentire che manchi ancora
e che restando sempre nascost
dimentichi volutamente
sulle nostre tavole
la domanda
Trasmessa di padre in figlio!
 

The question

But then
where are you
All of all men?
We preach you
with different names
From many corners of the house.
We look for you in the wheat,
in the hammer,
in the wood washed out
by raining waters,
but we can only hear the silence
that drags the lame shadow
On our pavements.

And yet you can clearly see
our hunger, wandering baloons,
every part you look from.
For thousands and thousands years
it’s been bouncing
from a chair to another
from a choir to another.

It’s hard
to feel you’re still missing
and that, always hidden,
you forget on purpose
on our tables
the question
Passed on from father to son!
 

Luigi Lineri - a beautiful journey among the stones of the river Adige between history and myth - www.luigilineri.it - 2006